Il trattamento del dorso curvo

Che cos’è il dorso curvo La colonna vertebrale umana, sul piano sagittale, presenta tre curve che, dall’alto verso il basso, sono la lordosi cervicale a convessità anteriore, la cifosi dorsale a convessità posteriore e la lordosi lombare a convessità anteriore. Curve che servono a rendere elastica la colonna e ad assorbire e contrastare la forza di gravità. Si ritiene che la cifosi dorsale vada considerata fisiologica se la misura angolare delle vertebre rimane entro i 35 – 40 gradi.
Il dorso curvo (o ipercifosi) si ha quando la curvatura della colonna dorsale si accentua, superando il limite fisiologico. A volte troviamo che l’accentuazione della curva è localizzata più in basso ed interessa il tratto dorso-lombare della colonna. La presenza del dorso curvo produce un’alterazione della postura del corpo umano, e, spesso, si associa all’accentuazione della lordosi cervicale e di quella lombare, al capo anteposto, alle spalle anteriorizzate e alle scapole alate.

Il dorso curvo posturale ed osteocondrosico La classificazione del dorso curvo distingue varie cause che ne determinano l’insorgenza. Limitiamo la nostra analisi a due tipi di dorso curvo che più frequentemente si riscontrano negli adolescenti: il dorso curvo posturale (o astenico) e il dorso curvo giovanile (o osteocondrosico).
Il dorso curvo posturale, come si può facilmente comprendere, è dovuto ad abitudini e posture scorrette,e quasi sempre associato all’abito astenico e ad ipotonia muscolare generalizzata. Si tratta di un atteggiamento reversibile, non sostenuto da alterazioni strutturali delle vertebre. E’ ben correggibile se diagnosticato e trattato precocemente ed in modo adeguato, per impedire l’instaurarsi di modificazioni scheletriche.
Il dorso curvo osteocondrosico, chiamato anche “dorso curvo giovanile” o malattia di Scheurmann dal nome del radiologo tedesco che lo descrisse per la prima volta nel 1921, è dovuto a turbe di crescita delle cartilagini delle vertebre. Secondo alcuni studi, questa affezione colpisce dal 25 al 40% degli adolescenti e prevalentemente il sesso maschile. L’evoluzione inizia intorno ai 12 – 13 anni e termina verso la fine della crescita vertebrale. La scoperta di questo tipo di dorso curvo spesso è dovuta al dolore vertebrale che accompagna l’insorgenza della patologia. Il meccanismo di aggravamento è dovuto all’aumento della pressione sulla parte anteriore dei corpi vertebrali colpiti dall’osteocondrosi che determina, per effetto della legge di Delpech secondo cui dove maggiore è il carico minore è l’accrescimento osseo, un rallentamento della crescita con deformazione a cuneo delle vertebre. La curva ipercifotica così si struttura, diventa rigida e la deformazione irreversibile. Soltanto la diagnosi precoce ed il trattamento adeguato e prolungato fino al termine della crescita vertebrale possono impedire che l’ipercifosi evolva verso forme severe.

Il trattamento del dorso curvo posturale Il trattamento del dorso curvo posturale generalmente ha una prognosi favorevole. Si attua mediante una specifica ginnastica posturale che si avvale di esercizi tendenti a ripristinare la postura corretta. A volte alla ginnastica correttiva posturale si associa il trattamento ortopedico con corsetti antigravitari, soprattutto quando la scoperta del dorso curvo è tardiva oppure se il soggetto a casa non riesce a tenere la correzione. Va precisato che, se il dorso curvo non viene trattato durante l’età dello sviluppo con esercizi adatti allo scopo, esso può evolvere verso forme di deformazione strutturale permanente.

Il trattamento del dorso curvo osteocondrosico o malattia di Scheuermann Il trattamento di questo tipo di dorso curvo, che per prognosi ha carattere evolutivo legato alla distrofia delle cartilagini di accrescimento, è essenzialmente ortopedico con l’adozione di busti gessati o di corsetti antigravitari amovibili, che hanno lo scopo precipuo di scaricare la pressione esercitata sulla parte anteriore delle vertebre e distribuire il carico sul restante corpo vertebrale per impedire la cuneizzazione dei corpi vertebrali. Al trattamento ortopedico va sempre associata la ginnastica correttiva posturale che ha lo scopo di tonificare la muscolatura estensoria del rachide dorsale e di provvedere alla rieducazione posturale, importante per la tenuta della correzione dopo la liberazione dal corsetto.